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WATCHES

Altiplano, espressione di una storia che dura dal 1874

Da sempre, Piaget si esprime con naturalezza attraverso l’arte dell’orologeria ultrapiatta. Oggi tale flusso di forza creativa, colori ed energia ha dato vita a un nuovissimo Altiplano Ultimate Concept dagli accenti blu notte.

 

Piaget non ha mai smesso di coltivare la sua passione per l’orologeria ultrapiatta. Più che di una specializzazione, si tratta di una forma mentis, un’identità, che a partire dai movimenti si estende a tutte le creazioni Piaget da quasi 150 anni. In occasione di Watches & Wonders Shanghai 2023, la Maison che ha posto le basi tecniche ed estetiche dell’orologeria ultrapiatta propone una nuova versione del suo segnatempo meccanico dall’incredibile spessore di appena 2 mm: l’Altiplano Ultimate Concept.

 

Con il suo blu profondo e ammaliante, questa nuova creazione Altiplano Ultimate Concept sfoggia un design ancora più essenziale, ancora più vicino al colore storico della Maison. Si tratta di una première, dato che le precedenti versioni dell’Altiplano Ultimate Concept ore e minuti sono invece state progettate su commissione e personalizzate per una ristretta cerchia di happy few.

 

Design rarefatto

 

Già in occasione di Watches & Wonders Geneva 2023, Piaget aveva proposto un’ipnotica variazione smeraldo dell’Altiplano Ultimate Concept, accompagnata da una versione blu con cassa in oro rosa dell’Altiplano Ultimate Automatic 910P, una creazione dallo spessore di 4,30 mm. Le due novità appena citate avevano ricordato a tutti la forza e la centralità dell’ultrapiatto nella proposta Piaget, nonché un’altra caratteristica storica della Maison: l’arte di giocare col colore.

 

Di conseguenza Piaget propone queste creazioni dallo spessore ridottissimo quali incarnazioni di un patrimonio vivente, la discendenza di una famiglia numerosa di segnatempo dove le linee non hanno mai smesso di ridursi all’essenziale e di oltrepassare i limiti dell’immaginabile. Orologi la cui apparente semplicità nasconde elegantemente il lavoro necessario a superare, millimetro dopo millimetro, gli ostacoli posti dalla materia.

 

Gli esordi

 

Ancor prima di diventare una Maison, Piaget ideava molti componenti per conto delle grandi Manifatture svizzere. Sin dalla sua fondazione nel 1874 ad opera di Georges-Édouard Piaget, l’azienda si è concentrata sulla produzione di scappamenti ad ancora - il sistema di regolazione dell’orologio più delicato di tutti. Da tale fabbricazione di precisione è nata, sin dagli anni 1920, una seconda specialità: progettare, fabbricare e finire movimenti per orologi da tasca di uno spessore inedito, che arrivava fino a 2,4 mm.

 

Ciò ha richiesto alla famiglia fondatrice Piaget di imboccare una strada visionaria, con anni d’anticipo sul resto dell’industria orologiera: integrare tutte le operazioni di fabbricazione dell’orologio. Così facendo miravano a ottenere una maestria senza pari nel campo dell’orologeria ultrapiatta - una specializzazione estremamente esigente. La Manifattura, ovvero il luogo in cui nascono i segnatempo, ha visto la luce nel paesino d’origine della famiglia, La Côte-aux-Fées.

 

I calibri fondatori

 

Fedele alla sua identità manifatturiera, inizialmente Piaget ha ottenuto spessori ultrapiatti lavorando sul movimento. Nel 1957 è nato il calibro a carica manuale 9P. 9 sta per 9 linee, ovvero la sua misura - che corrisponde al piccolo diametro di 20 mm - e P sta per Piaget, una firma che è una garanzia -

tanto più che Piaget l’avrebbe poi sempre riservata agli orologi in metallo prezioso. Lo stesso sarebbe accaduto per il suo successore a carica automatica, il calibro 12P, con i suoi 2,3 mm e il suo rivoluzionario microrotore integrato nello spessore del movimento. Oro e spessore ridotto al minimo: sono queste due caratteristiche fondanti del marchio, che si è affermato facendo valere la qualità delle sue creazioni orologiere.

 

Spirito minimal

 

Una terza caratteristica iconica di Piaget è immediatamente visibile su tutti i segnatempo creati da allora: linee semplici, quadranti essenziali, un design in cui lo stretto necessario diviene una firma estetica estremamente ricercata, il tutto al servizio della tecnica. La cultura della famiglia Piaget, il loro rapporto con il lavoro e con la decorazione nascono dal rigore come potente motore di perfezionamento, un approccio la cui magia si esplica anche in un sapiente gioco di materiali e texture.

 

Così il motto di famiglia è divenuto anche quello della Maison: Faire toujours mieux qu’il n’est nécessaire (Fare sempre più del necessario) era inciso sul fondo di tutte le cassette degli attrezzi. Un promemoria permanente e indispensabile. Poiché, nonostante la frequenza con cui Piaget costruisce orologi da pochi millimetri di spessore, questi celano un’arte esigente.

 

Le tappe dell’ultrapiatto Piaget

 

La produzione del 9P, ancor più che la sua ideazione, ha rappresentato un’impresa che ha impegnato la Maison ogni giorno per decenni. Negli anni Cinquanta il lavoro di fabbricazione era in larga parte manuale o effettuato su macchinari dalle capacità rudimentali. Ogni componente necessitava di essere verificato singolarmente e spesso richiedeva modifiche supplementari. Gravitare attorno ai 2 mm è una sfida costante, una conquista incessante della materia. Infatti, benché il calibro 9P sia stato seguito dal 12P negli anni Sessanta, il suo spessore non è stato eguagliato fino agli anni Settanta.

 

Nel 1998 Piaget ha inventato una firma unica per le sue creazioni ultrapiatte, che fino a quel momento erano identificate unicamente dal loro stile da circa sessant’anni. È nato così il nome Altiplano. Con questo nome l’idea di altezza, di uno spazio piatto e liscio, di una certa rarefazione vengono ad associarsi a segnatempo dalla raffinatezza discreta e dallo spessore minimo, elemento rispetto a cui Piaget avrebbe poi superato i suoi limiti fino a raggiungere livelli inimmaginabili.

Il fenomeno dell’Altiplano Ultimate Concept

 

La cosa straordinaria dell’Altiplano Ultimate Concept è che, nonostante il suo spessore di 2 mm, è impermeabile fino a 20 metri ed è dotato di una corona tradizionale. Il suo primo prototipo funzionale ha richiesto sette anni di sviluppo, poi ancora due anni per renderlo conforme agli standard di affidabilità Piaget. La sua cassa è realizzata in una particolare lega di cobalto per resistere alla torsione, il che permette di far risparmiare il 25% di spessore rispetto a un metallo prezioso.


Una mossa vincente che potrebbe riservare ancora molte sorprese alla vigilia del 150° anniversario della Maison Piaget...

 

 

 





Altiplano, a Legacy of Ultra-Thin Watches since 1874

Since the very beginning, Piaget has cultivated the art of ultra-thin watchmaking, like second nature. The creative flow of colour and energy has yielded a brand-new Altiplano Ultimate Concept in shades of midnight blue. 

Piaget is keeping the flame of ultra-thin watchmaking very much alive. It is more than just a speciality. It is a state of mind, a culture, an identity that began with watch movements and has spread to all of Piaget’s designs over almost 150 years. For Watches & Wonders Shanghai 2023, the Maison, which laid the aesthetic and technical foundations for ultra-thin watches, is launching a new version of a mechanical watch that is an astonishing 2 mm thick, the Altiplano Ultimate Concept.

With its captivating dark blue colour scheme, this new Altiplano Ultimate Concept showcases an even more pared-back design and a more marked celebration of the Maison’s signature colour. This version is a first for Piaget, as previous hours and minutes Altiplano Ultimate Concept models were designed upon request and personalised for a handful of customers: the happy few.

 

A Game of Refinement

 

At Watches & Wonders Geneva 2023, Piaget presented a stunning emerald-green version of the Altiplano Ultimate Concept, alongside a blue version of the Altiplano Ultimate Automatic 910P with a rose-gold case, a piece only 4.30 mm thick. These two new models emphasised the continuing strength and relevance of ultra-thin watchmaking at Piaget, as well as another of the Maison’s deep-rooted legacies — the art of playing with colour.

Piaget presents these dazzlingly thin pieces as embodiments of the Maison’s living heritage. These are the most recent pieces in a long line of watches whose curves have grown slimmer and slimmer, achieving the seemingly impossible. Their pared-back appearance elegantly conceals the hard work required to overcome obstacles posed by materials, one millimetre at a time.

 

The Origins of Ultra-Thin Watches

 

Before it was even a Maison, Piaget designed many different components for the biggest names in Swiss watchmaking. Ever since it was founded in 1874 by Georges-Édouard Piaget, the company has focused on creating lever escapements, the most delicate regulating system for watches. In the 1920s, a second speciality emerged from this meticulous approach to manufacturing: the ability to design, create and finish pocket watch movements that were groundbreakingly thin, measuring as little as 2.4 mm.

 

To achieve this, the founding Piaget family embarked on a visionary journey, years ahead of the rest of the industry: the integration of all watchmaking processes. Their aim was to completely master the complex skills required to specialise in ultra-thin watchmaking. Springing from a mindset of unity, this single workplace, now known as the Manufacture, is rooted in the family’s home village, La Côte-aux-Fées.

 

The Founding Calibres

 

Deeply committed to its identity as a manufacturer, Piaget first introduced the ultra-thin in the shape of watch movements. The hand-wound 9P movement was launched in 1957. 9 for its size, nine lines corresponding to the small diameter of 20 mm, and P for Piaget, a decisive signature.

The movement was even more iconic as Piaget only used it in watches made of precious metals. The same process saw the launch of 9P’s self-winding successor, Calibre 12P, a mere 2.3 mm thick with its revolutionary micro-rotor integrated within the movement. Gold and ultra-thin: two founding signatures of a brand that established itself by proving the unquestionable excellence of its horological creations.

A Minimalist Spirit

 

Piaget’s third signature is instantly noticeable on all watches created since the company’s foundation. They all display simple lines, refined dials, and a design in which the bare necessities are an aesthetic signature emphasising Piaget’s high-flying technical prowess. The Piaget family’s culture, their relationship to their work and their beautiful pieces stem from their precision: an approach that drives perfection and breathes magic into their skilful play of materials and textures.

 

The family motto became that of the Maison: "Always do better than necessary", engraved on the bottom of all caseboxes. This permanent reminder is essential. Despite Piaget’s constancy in delivering watches that are only a few millimetres thick, these pieces conceal an art that is extremely demanding.

 

Landmark Thinness

 

As well as its design process, the manufacturing of the Calibre 9P was a daily feat of genius that continued over many decades. In the 1950s, manufacturing work was mostly performed by hand or using machines with very basic capabilities. Each component needed to be checked individually and often needed to be modified. Keeping the thickness around 2 mm was a constant challenge, an everyday mastery over materials. Therefore, while the Calibre 9P movement was followed by Calibre 12P in 1960, it was not until the 1970s that the same thinness was reached.

 

In 1998, Piaget invented a unique signature for its ultra-thin creations, which, since the 1960s, had only been referred to by their style. The name Altiplano was officially created. This title conveys a sense of height, of flat smooth surfaces, of stripped-down style, perfectly matching these discreetly refined, ultra-thin watches. In this field, Piaget continues to push boundaries, reaching dizzying, seemingly impossible heights.

 

The Phenomenon That Is the Altiplano Ultimate Concept

 

An exceptional feat: even at 2 mm thick, the Altiplano Ultimate Concept is waterproof to a depth of 20 metres and equipped with a traditional crown. Its first working prototype took seven years to develop; two more were required for it to meet Piaget’s rigorous reliability standards. Its case is made from a special torsion-resistant cobalt alloy, which makes it 25% thinner than precious metal cases.


A stunning achievement that holds many surprises in store as Maison Piaget’s 150th anniversary approaches...